Racing Extinction

Sono diversi i motivi che mi hanno spinto a scrivere questo articolo, forse poco inerenti con Ustica e l’attività che svolgiamo, ma la mia preoccupazione riguardo allo stato dei nostri Oceani mi ha dato l’input per scriverlo. Nei giorni scorsi ho letto un articolo sugli squali e sul commercio delle loro carni e incredibilmente sono venuto a conoscenza che l’Italia si trova al secondo posto al mondo per consumo alimentare di questo splendido animale.  I secondi consumatori al mondo, un piccolo trafiletto in una rivista, e ho pensato a quanto l’importanza della notizia sia stata presa alla leggera.  Ormai la pesca incontrollata, le emissioni di anidride carbonica, le cattive abitudini alimentari stanno causando l’impoverimento dei nostri oceani e l’estinzione di massa dei loro abitanti. Alcuni dati dicono che la popolazione di Balenottera Azzurra, il più grande mammifero marino esistente, è diminuita del 95% rispetto ai primi del ‘900; il restante 5% è minacciato dal traffico navale delle grandi navi e dalla legislazione internazionale che ha legalizzato nuovamente la caccia alle balene per scopi alimentari. Alcuni paesi asiatici, Cina e Giappone in primis, dopo l’epidemia di SARS del 2002, hanno intensificato la pesca di determinate specie marine per utilizzarne alcune parti come rimedi secondo le tradizioni della medicina cinese.  Della Manta ricavano solo le branchie che, lasciate essiccare e poi ridotte in polvere, vengono destinate ad uso medico come cicatrizzanti e persino contro il cancro.  Lo shark finning è una pratica molto più conosciuta e diffusa: la compravendita delle pinne a scopo medico ma soprattutto alimentare. La pesca e la caccia incontrollate di queste specie marine ha fatto si che la manta venisse inclusa tra le specie in pericolo di estinzione. Non solo la pesca illegale, intensiva e le usanze alimentari stanno distruggendo i nostri mari ma in pochissimi sanno che il 50% delle emissioni di anidride carbonica si scioglie nelle acque oceaniche trasformandosi in acido carbonico e aumentando di conseguenza l’acidità degli oceani; la modificazione del pH porta alla morte degli organismi marini, lo sbiancamento e la moria delle barriere coralline deriva da questo processo di acidificazione.

Cari amici subacquei, per informarvi più dettagliatamente sul traffico e la pesca illegale di specie marine protette, sul cambiamento climatico e sul fenomeno dell’estinzione a cui stiamo rapidamente giungendo in questa era che è stata definita Anthropocene, vi consiglio di vedere il documentario “Racing Extinction”, prodotto dal premio Oscar Louie Psihoyos (The Cove, 2009). Inoltre vi forniamo un link interessante sul documentario stesso ma anche su tutti i progetti e le iniziative dell’Ocean Preservation Society (http://racingextinction.com)

Con l’augurio che questo piccolo articolo,  di questo piccolo  blog, di questo piccolo Diving, di questa piccola Isola,  accenda un barlume di speranza in questo amato mare , e per smuovere le menti più ostili e far capire che preservare questo enorme patrimonio è fondamentale per la nostra sopravvivenza e felicità, per garantire alle  nostre generazioni future  le stesse emozioni che proviamo noi ogni giorno immergendosi in questo meraviglioso mondo.

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