L’importanza dell’aria arricchita nella subacquea ricreativa

Perché parlare di miscele arricchite in aria è importante? Le motivazioni sono diverse, legate soprattutto alla sicurezza e alla performance dell’immersione ma anche alla conoscenza teorica, che permette al subacqueo non solo di arricchire il suo bagaglio personale ma di utilizzare le informazioni consapevolmente per far fronte ad ogni imprevisto.

Le miscele arricchite sono ampiamente e necessariamente utilizzate nella subacquea tecnica e commerciale ma anche le didattiche che si occupano della formazione per la subacquea ricreativa hanno corsi dedicati e molte di esse stanno valutando la possibilità di introdurne lo studio già fin dal primo corso subacqueo.

Il nitrox è una miscela di ossigeno e azoto, quindi anche l’aria compressa che respiriamo di norma in immersione può essere definita nitrox. Per questo è più corretto chiamare aria arricchita (EAN, Enriched Air Nitrox) quelle miscele contenenti percentuali di ossigeno maggiori del 21%. Le miscele più utilizzate nella subacquea ricreativa sono la EAN32 e la EAN36, dove i numeri indicano le percentuali di ossigeno: se una bombola caricata ad aria contiene il 21% di ossigeno e il 79% di azoto, la miscela EAN32 contiene il 32% di ossigeno e il 68% di azoto. L’aria arricchita si ottiene principalmente con due metodi: miscelazione a pressione parziale e separazione tramite membrana semipermeabile.

Fu Henry Fleuss, nel 1879, il primo subacqueo ad utilizzare una miscela al 50% di ossigeno. La Siebe Gorman, nota società britannica che sviluppava attrezzature subacquee e per cui Fleuss fece questo primo test, continuò a sperimentare la miscelazione a diverse percentuali di ossigeno fino ad ottenere rebreather ad uso militare che furono impiegati nella Seconda Guerra Mondiale al 45−60% di ossigeno. A partire dagli anni ’70 la NOAA (US National Oceanic and Atmospheric Administration) cominciò ad impiegare il Nitrox ( principalmente al 32% di ossigeno) per le ricerche scientifiche, fino a ricavarne tabelle e procedure per l’immersione. Inizialmente l’uso del Nitrox venne sconsigliato per le immersioni ricreative perché considerato troppo pericoloso a causa della tossicità dell’ossigeno. Fu solo nel 1994 che la Sub Aqua Association (SAA), agenzia ricreativa britannica, riconobbe l’impiego del Nitrox e ad oggi tutte le didattiche hanno sviluppato piani di addestramento ad hoc.

Henry Fleuss

La principale preoccupazione relativa all’utilizzo dell’aria arricchita deriva dalla tossicità dell’ossigeno. Conoscere gli effetti della respirazione di ossigeno ad elevate pressioni parziali è di fondamentale importanza per due motivi: i sintomi della tossicità da ossigeno sono gravi e talvolta fatali; tali sintomi si manifestano improvvisamente, rapidamente e anche superando di pochi metri la profondità di sicurezza. La tossicità dell’ossigeno può interessare il sistema nervoso centrale o l’apparato respiratorio. La tossicità neurologica si manifesta senza preavviso con fischi all’orecchio, irritabilità, vertigini, visione a tunnel, nistagmo e convulsioni. Alcuni di questi segni possono essere individuati o segnalati in camera iperbarica ma assai difficilmente in acqua; è fondamentale comprendere che possono manifestarsi anche dopo una brevissima esposizione oltre i limiti di sicurezza. La tossicità polmonare invece dipende dal tempo di esposizione e non interessa quindi l’immersione ricreativa poiché si manifesta dopo periodi prolungati, con tosse e difficoltà respiratoria.

Evitare la tossicità dell’ossigeno è molto semplice, basta mantenersi ad una profondità entro cui la pressione parziale dell’ossigeno sia di 1,4 bar. Durante gli appositi corsi per miscele arricchite si apprende a calcolare la profondità entro cui mantenersi durante l’immersione in base alla percentuale di ossigeno contenuta nella miscela, si impara inoltre a settare il proprio computer subacqueo in base al tale percentuale.

Consci del fatto che l’utilizzo delle miscele ad aria arricchita necessità di un’adeguata preparazione, passiamo ad illustrare quali sono i vantaggi di immergersi con EAN32 ed EAN36. Innanzitutto dobbiamo ragionare sulla riduzione della componente azoto: la minor percentuale di azoto consente di prolungare il tempo di fondo senza avvicinarsi a livelli di saturazione tissutale. La legge di Henry ci insegna che la solubilità di un gas è direttamente proporzionale alla pressione che il gas esercita sulla soluzione stessa. Quindi all’aumentare della pressione parziale di un gas si avrà maggior assorbimento di tale gas da parte di sangue e tessuti. Se la pressione parziale dell’azoto nelle miscele è inferiore è chiaro che l’assorbimento tissutale sarà inferiore. Questo renderà possibile fermarsi ad una data profondità per un tempo maggiore. Poiché si accumula meno azoto durante l’immersione è inoltre possibile ridurre l’intervallo tra due immersioni consecutive e mantenersi comunque al di sopra del limite di non decompressione. Un ulteriore vantaggio è rappresentato dall’uso delle miscele arricchite come se ci si stesse immergendo in aria: a parità di profili infatti l’EAN consente di essere più conservativi, saturare meno azoto e di conseguenza ridurre il rischio di patologia da decompressione.

Il Diving Center Ustica propone corsi EANx in due diverse didattiche (SSI e PADI). Il corso, oltre ad offrire le conoscenze basilari per potersi immergere con miscele arricchite, consente di raffinare l’utilizzo della propria attrezzatura subacquea, di approfondire le conoscenze fisiche e fisiologiche apprese con i corsi Open e Advanced Open Water e di stimolare l’approfondimento su una vasta area di tematiche subacquee e parasubacquee nonché di stuzzicare l’interesse per la subacquea tecnica. Riportiamo qui una concisa opinione del nostro istruttore Bruno Pitruzzella: “L’aria arricchita consente di aumentare, anche considerevolmente, il tempo di fondo senza superare il limite di non decompressione. Questo è particolarmente evidente nelle immersioni che si svolgono tra i 20 e i 30 metri di profondità e in modo ancor più importante nelle immersioni ripetitive. Le miscele nitrox sono quindi fedeli alleate in tutte le situazioni di vacanze subacquee, quando si tende a fare più immersioni al giorno per diversi giorni consecutivi, questo perché riducendo la percentuale di azoto nella miscela se ne riduce anche l’assorbimento.”

Sara De Pieri.

Bibliografia

Nitrox, Eric Douglas, DAN Alert Diver−Q4 autunno 2011

Sicurezza nelle immersioni, Peter Buzzacott, Ph.D., MPH, DAN Alert Diver 1 maggio 2018

Tossicità da ossigeno: differenze tra danno polmonare e neurologico, Redazione reparto Medicina Subacquea, Centro Iperbarico Ravenna 26 aprile 2018

Deco for divers, Mark Powell, North e Eastern C. Divers, 2011

0 Commenti

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *