GROTTA DEL TUONO

Anche detta “Rutta d’’u Tronu”

È così che viene chiamato nel dialetto dell’isola questo spazio suggestivo situato dopo la Cala del Nido, nei pressi della Punta Licciardi. La grotta si dipana tra grossi massi ricoperti di alghe e spugne, nudibranchi, granceole, cipree e altri crostacei e molluschi. Osserveremo pagri o dentici solitari aggirarsi tra i massoni più profondi. Il percorso è molto irregolare, scandito da archi, passaggi e canyons.

Mi viene chiesto spesso perché la grotta porti questo nome. Quello che so è che ci sono due versioni della storia, ma prima di apprenderle dovete sapere che in superficie la Grotta del Trono, oggi, è composta dai resti dell’antica volta andata in frantumi. Il crollo è stato attribuito a un fulmine – da qui il cosiddetto “tronu” - o a fattori naturali; forse è il rimbombo del mare a ricordare un tuono.

Pronto a visitarla insieme a me e un gruppo di altri subacquei? La conosco come le mie tasche ma, come dico sempre, nessuna immersione è uguale alla precedente.
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