Nuovi arrivati
Ultima immersione della stagione. Ottobre, il mare conserva il calore dell’estate. Si sta sott’acqua per un tempo infinito. Io già in estasi, perché Grotta Della Pastizza è un sito che promette sempre, promette piccoli vermi colorati, polpi, cicale di mare, cernie timide e poi l’inaspettato. Giochi di luce, tunnel, grotte, statue di santi a vegliare rocce e acqua buia. La risacca che ti culla, che ti sussurra e ricorda che pochi metri più su puoi respirare senza erogatore, puoi guardare la volta di questa caverna immensa, i fichi d’india che si sporgono sull’acqua. Sto tornando in superficie, sono pienamente soddisfatta della nuotata, forse mezzo metro d’acqua sopra di me e mi giro, per guardarmi intorno, come faccio sempre, per dare un’ultima occhiatina. Vedo Jonathan che schiamazza, credo l’unica persona che riesca a schiamazzare sott’acqua, l’unico che riesca ad avere la stessa mimica facciale e la stessa gestualità all’asciutto e in acqua. Che cosa ha visto? Colpo di culo per guadagnare la posizione orizzontale e pinneggio come una pazza per raggiungerlo, ha le mani sul cappuccio, scuote la testa, lo so, ha visto un nudibranco, dev’essere magnifico, speciale, rarissimo, coloratissimo, pinneggio più forte. Mi indica una roccia. Non lo vedo. Guardo meglio. Eccolo, eccoli: due microscopici esserini, ci metto l’unghia del mignolo di fianco, il metro di misura più consono. Viaggiano a trenino, e non sono per niente lenti, bianchi, bordati di viola, due punti viola sulla testa, come due occhi, sicuramente hanno una conchiglia e poi dei pois rosati, arancioni, dei colori assurdi. Cerco di fotografarli con la mente perché andrò subito a cercarli nel mio libro. Li ho visti lo so, sono tropicali. Sono veramente straordinari.
Si chiama Haminoea Cyanomarginata. Lo trovo subito sul libro dei Nudibranchi del Mediterraneo, con Jo conveniamo che corrisponde a quelli che abbiamo visto. Ma non sono originari del Mediterraneo, bensì tropicali, specie lessepsiane. Il termine lessepsiano è stato coniato per indicare le specie marine, sia animali che vegetali, che sono penetrate attraverso il Canale di Suez e si sono stabilite nel Mar Mediterraneo. Il primo avvistamento risale al 1983, in Sudan, quando Heller e Thompson lo descrissero e ritennero che l’Haminoea Cyanomarginata fosse originario del Mar Rosso; in seguito furono avvistati esemplari in Turchia, Grecia, Malta, Creta e Italia (http://www.seaslugforum.net/showall/hamicyan cronologia di tutti gli avvistamenti). In realtà non è possibile determinare con certezza se la specie sia originariamente tropicale; dopo il primo avvistamento nell’83 non è stato più segnalato alcun esemplare in Mar Rosso, contrariamente alle molteplici segnalazioni registrate in Turchia nei primi anni del 2000. Di conseguenza non è semplice stabilire in che direzione sia avvenuta la migrazione. Secondo l’ISPRA pare assodato che la penetrazione abbia avuto origine dal Mar Rosso e non viceversa; comunque gli ultimi aggiornamenti riguardanti la specie e la sua diffusione in Mediterraneo risalgono al 2008, quando Crocetta individuò l’Haminoea Cyanomarginata in Calabria, dopodiché non vi furono più segnalazioni ufficiali. In realtà la zona di diffusione negli ultimi anni deve essersi ulteriormente ampliata e infatti eccola ad Ustica. Il giorno successivo al primo incontro con i subacquei del Diving Center Ustica è stato visto un altro esemplare in un differente sito di immersione. Mi aspetto di incontrarlo la prossima stagione; giugno e settembre sono i mesi in cui le acque dell’Isola abbondano di nudibranchi. Fino a qualche anno fa poche erano le guide in grado di segnalare e di dare qualche informazione sulla biologia di queste specie marine, ma la realtà ora è ben diversa, molti sono i subacquei appassionati di nudibranchi e di macrofotografia e moltissime sono le specie che si possono avvistare ad Ustica, che nulla ha da invidiare ai mari tropicali.
Per maggiori informazioni sulla biologia dell’Haminoea Cyanomarginata rimado ai siti:
http://www.marinealien.sinanet.isprambiente.it/uploads/Haminoea%20cyanomarginata.pdf
1 Commento
Non vedo l’ora di vederli quando verrò a giugno!
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